MEMORIE E TRADIZIONI DI LIGURIA...
...LA STORIA DELLE PICAGGE LIGURI.
...ED ORA LA RICETTA DELLE PICAGGE LIGURI CON BURRO E SALVIA:
Si discute da anni sul luogo di origine della pasta in Italia,
ma sembra proprio che la nostra regione sia in pole
position per aggiudicarsi l’ambito merito. Già in antichi
manoscritti risalenti al XIV secolo si parla della Tria genovese
pe’nfermi che altro non sarebbe che un particolare
tipo di pasta secca che veniva mangiata cotta nel latte di
mandorle e un pizzico di sale.
Il nome, come tanti altri in uso nella nostra città, potrebbe
essere di derivazione araba. Roberto S. Lopez, studioso
di origine genovese, in un suo pezzo pubblicato nel
1983, e dal titolo “Genova scodellò la prima pasta”, si
espresse in questi termini “ La pasta che una leggenda diffusissima
e dura a morire farebbe venire dalla Cina importata nel 1295... è comparsa su
mense italiane almeno un secolo prima, ma è comunque di origine medievale”.
D’altra parte la prima testimonianza scritta arriva proprio da Genova dove, in un contratto
risalente al 1244 si parladi pasta liscia, ossia secca.
Per quanto riguarda la corporazione dei pastai, il più antico statuto risale al 28 maggio
1574 ed è genovese; verrà approvato in favore della corporazione
dei pastillatori altrimenti detti fidelari.
Altro documento notarile datato 1279, sempre genovese,
parla di una bariscella plena de macaronis, che tale
Ponzio Bastone lasciò come sua eredità.
http://www.ilsecoloxix.it/oggetti/901.pdf
Ingredienti per la pasta:http://www.ilsecoloxix.it/oggetti/901.pdf
...ED ORA LA RICETTA DELLE PICAGGE GENOVESI :
400 gr di farina Molino Chiavazza Tipo "00" di Grano Tenero
50 ml di acqua
1 cucchiaino di sale
Ingredienti per il condimento:
10 foglie di salvia fresca
50 gr. di burro
INIZIAMO CON LA PREPARAZIONE DELLE PICAGGE:
Preparazione della Pasta...Per la questa ricetta la sfoglia va impastata per un bel pò, per cui procedete con la classica fontana di farina, dove all' interno verserete: i due tuorli d'uovo, l'acqua, e sale e impastare il tutto per 20 minuti circa, poi lasciare riposare la pasta per altre 3 ore.
Stendete la pasta fino ad ottenere una sfoglia con uno spessore omogeneo,
adagiate la pasta in vassoi per circa 40 minuti in un luogo asciutto e a temperatura ambiente;
arrotolate la pasta ripiegandola su se stessa e tagliate con un coltello affilato,
o con la macchina per la pasta, l'importante è che le picagge siano dello spessore di 1 cm circa,
procedete con questa operazione fino a che non avrete finito la pasta.
Ora "srotolate" le picagge e infarinatele leggermente, questo aiuterà a non farle attaccare
A questo punto potete procedere con la cottura, cuocete le picagge per 10/15 minuti in acqua salata,
e mescolate spesso con una forchetta di legno per impedire che si attacchino tra di loro.
Nel frattempo, in una padella salta pasta fate sciogliere il burro e le foglie di salvia
e fate rosolare il tutto per qualche minuto.
e mescolate spesso con una forchetta di legno per impedire che si attacchino tra di loro.
Nel frattempo, in una padella salta pasta fate sciogliere il burro e le foglie di salvia
e fate rosolare il tutto per qualche minuto.
scolate la pasta e versatela nella casseruola e mescolate bene a burro e salvia.
Per questa ricetta ho utilizzato la Farina di Molino Chiavazza:
Tipo "00" di Grano Tenero
http://www.molinochiavazza.it/p_fc_1.html
Inoltre questa ricetta partecipa al secondo contest di Molino Chiavazza:
http://www.molinochiavazza.it/p_fc_1.html
Inoltre questa ricetta partecipa al secondo contest di Molino Chiavazza:
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