Carissimi
Amici ed affezionati Lettori ben
ritrovati. Per
questo nuovo appuntamento gastronomico ho il piacere di proporvi una
semplice ed alquanto gustosa ricetta, che proprio per la
particolarità
dei suoi pochi e colorati ingredienti ricorda e rende omaggio alla
nostra Bandiera Nazionale, da cui la stessa ricetta ne acquisisce il
nome. Oggi infatti andremo a tavola con la Storia, ogni anno infatti,
nel nostro Paese il 2 Giugno si celebra la Festa della Repubblica
Italiana, giornata istituzionale e celebrativa, appositamente
istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana, datata proprio 2 Giugno del 1946a seguito dello storico referendum, dove gli Italiani e le Italiane chiamati a votare per scegliere tra la Monarchia o la Repubblica scelsero quest’ ultima per assoluta maggioranza di libero voto. Ogni anno in occasione del 2 Giugno avviene a Roma, Capitale d’ Italia, la massima celebrazione della Festa della Repubblica Italiana, uno dei più importanti simboli patriottici italiani, caratterizzato da un complesso ed articolato cerimoniale. I momenti di spiccata importanza che caratterizzano questo evento sono indubbiamente il momento in cui il Presidente della Repubblica depone la corona di alloro in omaggio al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria, la parata militare che si svolge presso Via dei Fori Imperiali, ove sfilano le più alte Cariche Istituzionali Civili e marciano pacificamente tutte le Forze dell’ Ordine a difesa del Nostro Paese, mentre nel cielo sfreccia lo stormo delle Frecce Tricolori, il cui nome ufficiale è 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, Pattuglia Acrobatica Nazionale dell'Aeronautica Militare Italiana, nata nel 1961 in seguito alla decisione dell'Aeronautica stessa di creare un gruppo permanente per l'addestramento all'acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti a bordo di 10 VelivoliAermacchi MB-339PAN, di cui 9 in formazione ed 1 solista.
In
breve la Storia
della Bandiera Italiana inizia
ufficialmente il 7 Gennaio 1797, con la sua prima adozione come
Bandiera Nazionale da parte di uno Stato italiano sovrano, la
Repubblica Cispadana. Tale evento si svolge presso il salone del
Palazzo Comunale di Reggio nell’Emilia, che a seguito di questo
importantissimo momento storico prenderà il nome di Sala del
Tricolore chiamato, sulla scorta degli eventi susseguenti alla
rivoluzione francese d’oltralpe che tra il 1789 ed il 1799
propugnò, tra i suoi ideali, anche l'autodeterminazione dei Popoli.
La
comparsa dei colori nazionali italiani è datata 21 Agosto 1789,
quando testimoni oculari videro a Genova alcuni manifestanti aventi
appuntata sui vestiti una coccarda Verde, Bianca e Rossa, infatti tradizione vuole che i tre colori della nostra Bandiera abbiano un loro significato ben preciso,
il VERDE per ricordare i nostri prati, il Bianco per ricordare le nevi perenni dei nostri monti ed il ROSSO, per fare memoria del sangue versato durante le numerose guerre che servirono a liberare il nostro Paese. In seguito il tricolore italiano divenne lo stendardo militare della
Legione Lombarda
(11
Ottobre 1796), per poi divenire Vessillo Civico
della
congregazione dei Magistrati e Deputati aggiunti di Bologna
(18
Ottobre 1796) ed
infine,
vessillo nazionale della Repubblica Cispadana, come fedelmente
riportato dal verbale della Sessione XIV del Congresso Cispadano: Reggio Emilia, 7
Gennaio 1797, ore 11. Sala Patriottica. Gli intervenuti sono 100,
Deputati delle popolazioni di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio
Emilia, tra
cui c’è anche Giuseppe
Compagnoni di
Lugo, il
quale fa
mozione affinché si
renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori,
Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella
Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Vien decretato.
[...]» Nella
foto attigua si può infatti vedere la
lapide apposta ad imperitura memoria presso l'androne del Palazzo Comunale di Reggio nell' Emilia, Città dove nacque il Tricolore Italiano.
Dopo
la data del 7 Gennaio
1797 la considerazione popolare per la bandiera italiana crebbe
costantemente, sino a farla diventare uno dei simboli più importanti
del
Risorgimento,
che culminò il 17 Marzo 1861 con la proclamazione del Regno
d’Italia, di cui il tricolore divenne vessillo nazionale. La
bandiera tricolore ha attraversato più di due secoli di Storia
d’Italia, omaggiandone
tutti gli avvenimenti più importanti, accompagnata
dal rieccheggiare dell’ Inno Nazionale la cui musica si deve al
famoso
autore Genovese risorgimentale
Michele
Novaro,
che mentre
si trovava a
Torino, ospitato dall’amico
Patriota
Lorenzo Valerio, nella notte del 10 Novembre 1847
musicò magistralmente il testo precedentemente scritto dal suo
concittadino Genovese
Goffredo
Mameli, dando così vita al nostro Inno Nazionale, che per la prima
volta con
il nome “Il Canto degli Italiani”
fu intonato
il
10 Dicembre del 1747 presso il Santuario Nostra Signora di Loreto in
Oregina a Genova. Oggi
come allora questo
canto unisce
gli Italiani al
loro Paese.
Tradizione
vuole che per celebrare la medesima
ricorrenza
istituzionale
odierna a partire proprio dal 2 Giugno si prepari questa curiosa
ricetta Italiana dai colori e dal “sapore” tutto patriottico.
Questa
che vi propongo di seguito è infatti
una
particolare
pietanza
vegetariana, principalmente tipica della tradizione Umbra, che deve
il suo nome alle caratteristiche cromatiche degli ingredienti:
peperoni verdi, cipolle bianche e pomodori rossi. Dai colori di
questi umili ortaggi di
stagione
prendere
il
nome questa
ricetta: la Bandiera, ed
ora vediamo come celebrare anche a tavola il nostro Vessillo
Nazionale.
La
Bandiera
Ingredienti:
2
Peperoni verdi,
4
Pomodori ramati,
4
Cipolle bianche,
50
ml di Olio Extra Vergine d’Oliva,
Sale
q.b.
Pepe
q.b.
Procedimento:
Lavate
e pulite in modo accurato i peperoni, tagliateli a metà privandoli
del picciolo, dei semini e delle nervature interne: quando avete
terminato tagliate i peperoni a listarelle e metteteli da parte.
Lavate i pomodori e fate un’incisione a forma di croce su ognuno,
sbollentateli in acqua per pochi minuti e terminata la cottura
passateli subito sotto l'acqua fredda, pelateli, tagliateli a metà
privandoli dei semi e dell'acqua di vegetazione, ricavando dai
pomodori i pezzettini che terrete da parte. Sbucciate le cipolle e
affettatele piuttosto sottili: intanto nella casseruola
(possibilmente di terracotta) fate scaldate l'olio e aggiungete le
cipolle con una presa di sale, facendole cuocere per qualche minuto.
Aggiungete i peperoni, lasciateli insaporire a fiamma viva per 5
minuti, infine mettete nella casseruola anche i pomodori, regolando
le verdure con il sale e con il pepe: mescolate con un cucchiaio di
legno e coprite il tegame con un coperchio. Lasciate cuocere a fuoco
medio per mezz'ora e se necessario aggiungete alle verdure un pochino
di acqua. Ultimata la cottura togliete il tegame dal fuoco e
trasferite il composto di verdure in una terrina da portata: servite
in tavola questo gustoso piatto insaporito da una macinata finale di
sale e pepe. Per apprezzare al meglio questa semplice ricetta vi
consiglio di accompagnarla ad un vino locale e dato che le origini di
questa particolare ricetta sono umbre, vi consiglio di abbinare un
buon Vino
autoctono,
meglio se se questo è un Bianco di Assisi, rigorosamente
servito
fresco.
Questa Ricetta è stata presentata utilizzando:
- Cioltoline e Mestolo Wald - Collezione Memorie di Campagna:http://shop.wald.it/catalogsearch/result/?q=memorie+di+campagna+
Questa ricetta è stata pubblicata anche su:
Vivere Assisi, Giugno 2013
http://www.vivereassisi.it/index.php?page=articolo&articolo_id=409987
Assisi Nostra Giugno 2020
e
Parco del Monte Subasio Assisi.
Assisi Nostra Giugno 2020
e
Parco del Monte Subasio Assisi.
1 commento:
Mi sembra un'ottima ricetta tricolore per festeggiare anche in cucina!
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