L'EPIFANIA IN UMBRIA E LE TRADIZIONI DEL MEDIOEVO.
Carissimi Amici ed affezionati Lettori, ben ritrovati, per questo nuovo post d'inizio anno ho il piacere di portarvi alla riscoperta di un'antica tradizione, la cui origine si perde nella notte dei tempi, infatti andremo a riscoprire riti ancestrali ed usanze ancora in uso, che riconducono alla storia dell' Epifania nel Territorio Umbro durante l' epoca Medievale, che per antonomasia è un periodo ricco di racconti e vicende affascinanti.
In questa occasione, presteremo quindi particolare attenzione al lasso di tempo compreso tra il 25 Dicembre ed il 6 Gennaio, una fase costituita da dodici notti, un periodo decisamente delicato per quanto riguarda il calendario rurale, in quanto questa è la fase che succede immediatamente alla semina dei campi, un intervallo quindi, carico di speranze ed aspettative per quanto concerne l'esito del prossimo raccolto, da cui nelle campagne e non dipenderà la vita ed il sostentamento di Persone ed animali, durante l'anno appena iniziato.
Basandomi poi su quanto emerso dalle mie precedenti ricerche storico culturali, ho potuto avvalorare quanto periodicamente viene tramandato dai tempi antichi ad oggi nei bellissimi e suggestivi Borghi e Contade dell' Umbria, dove le Persone più anziane, grazie alla loro memoria ed al loro sapere, mi hanno confermato che, ancora oggi durante la ricorrenza dell' Epifania rivive l'antica tradizione Medievale di appendere fuori dalle finestre o in prossimità del vecchio camino, presente in ogni casa, la calza che la Befana al suo passaggio, potrà riempire con i suoi doni e con i prodotti che nostra Madre Terra soventemente ci offre.
In tal caso, come tradizione vuole, i più meritevoli potranno trovare al loro risveglio una gradita sorpresa composta da: mandarini, noci, qualche pezzetto di saporito formaggio, miele o cotognata, un sacchettino con cereali e legumi secchi ed un piccolo orcio d'olio.
Mentre...
...i meno virtuosi, al loro risveglio troveranno un mesto bottino, caratterizzato da: piccole cipolle, teste d'aglio, un uovo, qualche castagna o pannocchia e ovviamente l'immancabile carbone nero, eccezionalmente dolce, abbinato però a piccole fascine di rametti e pigne secche.
In attesa di poter scoprire cosa ci riserverà per quest'anno la Befana, vi auguro un sereno e felice anno nuovo, caratterizzato da tanta salute.
Ad maiora semper!
Questo Contributo è stato pubblicato anche su:
- Assisi Nostra;
- Parco del Monte Subasio Assisi;
- Parco del Monte Subasio.
Mentre...
...i meno virtuosi, al loro risveglio troveranno un mesto bottino, caratterizzato da: piccole cipolle, teste d'aglio, un uovo, qualche castagna o pannocchia e ovviamente l'immancabile carbone nero, eccezionalmente dolce, abbinato però a piccole fascine di rametti e pigne secche.
In attesa di poter scoprire cosa ci riserverà per quest'anno la Befana, vi auguro un sereno e felice anno nuovo, caratterizzato da tanta salute.
Ad maiora semper!
Questo Contributo è stato pubblicato anche su:
- Assisi Nostra;
- Parco del Monte Subasio Assisi;
- Parco del Monte Subasio.
Nessun commento:
Posta un commento